Alasdair Allan e Pete Warden sono due ricercatori che collaborano con l’editore O’Reilly Media, e hanno scoperto che su iPhone e iPad 3G con iOs 4, sono presenti file di archiviazioni continue riguardanti dati di localizzazione e orari. Anche se non state trovate prove che Apple utilizzi questi dati, essi non sono criptati e protetti, quindi rimanendo sul Pc, un malintenzionato potrebbe accedervi e scoprire facilmente gli spostamenti di almeno un anno.
I due ricercatori hanno sviluppato un’applicazione che consente di accedere a questi dati.
Intanto qualcuno comincia a muoversi, come il Senatore Franken, il quale ha inviato una lettera a Steve Jobs, sottolineando che le informazioni sulla posizione memorizzate sollevano seri problemi di privacy. Chi dovesse trovare un iPhone o iPad smarrito o rubato, o che abbia accesso al computer sincronizzato con uno di questi dispositivi, potrebbe facilmente tracciare gli spostamenti di un utente per mesi.
Il Senatore conclude la lettera con una serie di interrogativi, domandando il perché Apple raccoglie i dati sulle posizioni degli utenti, e perché non abbia nemmeno pensato di cifrare i dati.
Un’altra lettera recapitata a Apple, viene dal Repubblicano Markey, il quale chiede le stesse cose dette da Franken, chiedendo però una risposta entro il 12 Maggio.
Anche in Italia si muove qualcosa, l’ADOC ha chiesto l’intervento del garante della privacy, il quale sembra abbia già aperto un’inchiesta sulla raccolta dati della Apple.
Anche la CNIL francese e il Ministero per la tutela dei consumatori tedesco si stanno mobilitando.
sabato 23 aprile 2011
iPhone e iPad spia, rintracciano spostamenti, privacy a rischio
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