La fine dell’IPv4 è vicina, l’ultimo pacchetto di indirizzi è stato utilizzato.
Negli ultimi tempi sempre più voci parlano degli indirizzi IPv4 in via di esaurimento.
L’IPv4 è un indirizzo a 32 bit, e consente di creare poco più di 4 miliardi di indirizzi IP.
In questi ultimi anni, la diffusione di prodotti tecnologici come Smartphone, computer, notebook, netbook, tablet in grado di collegarsi ad internet, hanno praticamente esaurito quasi tutti gli indirizzi IPv4 possibili. Gli esperti studiano delle possibili soluzioni; la soluzione migliore sarebbe quella di passare agli IPv6, nuovo standard a 128 bit, in grado di creare 4 miliardi di volte gli indirizzi IPv4, un numero di indirizzi IP quasi infinito.
I sistemi operativi più recenti come Windows 7, supportano tranquillamente l’IPv6; mentre quelli più datati come XP di solito non lo supportano.
Ma su XP è possibile installarlo. Prima però, dobbiamo constatare di non averlo già.
Per farlo andiamo su Start/Esegui e digitiamo ipconfig.
Se sulla voce Indirizzo IP non è presente un indirizzo simile a fe40:ffff.ffff.ffff.ffff, vuol dire che non lo possediamo, e quindi dobbiamo installarlo.
Possiamo farlo in due modi:
1. direttamente dal DOS, basta digitare i seguenti comandi ognuno seguito da Invio:
netsh
interface
ipv6
install
Se l’installazione si è conclusa correttamente, apparirà un OK alla fine.
2. oppure possiamo installarlo fuori dal DOS, cliccando destro su Risorse di rete/ Proprietà, clicchiamo su Installa/Protocollo, clic su Aggiungi, e selezioniamo TCP/IP Microsoft versione 6.
Clic su OK. Al termine dell’installazione per verificare il corretto funzionamento dell’IPv6, andiamo nuovamente nel DOS, digitando ipconfig.
Se presente un indirizzo IP simile a fe40:ffff.ffff.ffff.ffff, vuol dire che ora possediamo l’IPv6.
domenica 20 febbraio 2011
Installare IPv6 su Windows XP
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro: caratteristiche, prezzo
Specifiche Google Pixel 7 Google Pixel 7 Pro Display Amoled 6,3pollici, risoluzione 24...
Nessun commento:
Posta un commento